L’artista, soprattutto negli ultimi anni della vita, si dedica anche alla pittura, tanto che negli anni Settanta diventa la sua attivitа artistica prevalente. Dipinge paesaggi, nature morte e realizza ritratti.
Anche le opere pittoriche sono caratterizzate da realismo: indaga i volti delle persone, prendendo a modello i figli e la moglie, che compaiono in numerose sue opere. Non mancano poi nudi femminili e ritratti di conoscenti.
A sessantasette anni l’artista si rivolge a se stesso con un autoritratto che rappresenta l’artista in veste da lavoro.
Per i paesaggi l’artista rappresenta i luoghi del quotidiano, tra cui il giardino accanto al suo studio di Corso Matteotti 33 a Lecco e i dintorni di Lecco che era solito visitare a bordo della sua moto.
Lecco non costituisce l’unico soggetto caro al pittore; Mozzanica, difatti, si reca a Forte dei Marmi, in diverse località liguri e a Palau, luoghi che rappresenta in alcuni dipinti di piccolo formato, raccontando la vita placida dei bagnanti sulla spiaggia, la solitudine delle strade assolate, il blu del mare e il verde della macchia mediterranea.
Mozzanica si occupò anche di nature morte; vi si dedicava soprattutto durante i mesi invernali, quando non poteva salire in sella alla sua moto alla ricerca di paesaggi da ritrarre.
Per la rappresentazione dei paesaggi Mozzanica non и preoccupato della resa dettagliata della realtà ma dello stato emotivo che il dipingere suscita in lui: dipingere lo rende felice.
Il gioco di luci ed ombre enfatizza la resa dei volumi rendendo i soggetti rappresentati quasi delle “sculture bidimensionali” dotate di una certa geometria che ricorda le opere di Cezanne, molto amato da Mozzanica.
In realtà lo stile del paesaggio cambia nel corso del tempo: confrontando le prime composizioni degli anni cinquanta con le ultime, si nota una maggiore abilità nella sintesi delle forme e dei toni. Infatti, in un primo tempo i cieli sono incerti e i colori non vengono mai accostati con enfasi, in un secondo tempo, invece, il pittore manifesta una capacità espressiva maggiore e sempre più forte. Nelle nature morte, inoltre, riesce a rendere le differenti consistenze materiche grazie ad un attento equilibrio cromatico.
Nel tempo modifica anche la tecnica passando dal pastello su cartone, adatto a tracciare velocemente le immagini, ai colori ad olio. Cambia anche il supporto, passando dalla tela al compensato, al panforte e alla masonite che non si deformano durante la stesura delle pennellate.
L’artista continuerà a dipingere fino al 1983, anno della sua morte.